sabato 27 giugno 2020

Il futuro della trincea

Noto che fra tante persone che conosco e non conosco serpeggia forte una sorta di istinto di morte freudiano: è normale. Chi si dà alla pazza gioia, se può ancora, esagera volentieri, altri invece si rifugiano nel mondo altro, che sia arte, lavoro se ancora c'è, negli affetti -che è la cosa migliore-
Il non vedere un futuro, lavorativo soprattutto, e di conseguenza personale, fanno augurare malcelatamente a molti di essere vecchi, così si resta di meno in un mondo così complesso, incongruente, almeno hanno già vissuto. E avrebbero la quasi certezza di prendere una pensione che i giovani di oggi probabilmente non avranno.
In trincea, ad attendere tempi migliori, che non ci saranno. E chi si è riprodotto teme ancora di più...
Posso solo augurarmi che avremmo tutti molto coraggio, e tanta voglia di andare avanti, nonostante tutto.

Nessun commento:

Posta un commento