martedì 18 maggio 2021

Aborto.

 Oggi ahimé mi sono imbattuta in una ragazza che scriveva su un giornale conosciutissimo che stava benissimo dopo aver abortito.

Dopo l'iniziale sconvolgimento, ho riflettuto sul fatto  che di questi tempi in cui la vita non conta niente, non avevo granché di cui stupirmi. Meglio! Che l'umanità si estingua se è diventata il cancro di se stessa.

Abortire è legge da svariati lustri.

Ma... è giusto parlarne e svilire la morte della vita in questo modo? L'omicidio?

È giusto scambiare l'emancipazione femminile con la gestione della morte?

Uccidere è un diritto?

No. Nella maniera più assoluta.

Il discorso è ampio, non si tratta nemmemno di essere credenti.

Posso concepire l'aborto se il concepimento è frutto di uno stupro, e comunque ci sono donne che hanno saputo rispondere con la vita e l'amore verso la creatura che avevano concepito come risposta divina alla violenza subita.

Perché non portare avanti la gravidanza e dare in adozione a chi non ha la fortuna di concepire? E magari lo desidera ardentemente.

La vita deve vincere.

 

 

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