lunedì 2 marzo 2020

La musica ai tempi del Coronavirus. Resta il ricordo indelebile di concerti e spettacoli del cuore. Che il mio grido di umile menestrello si alzi alto: NON ABBANDONATE L'UMANITÀ, le persone hanno bisogno dei loro cantori, poeti e musicisti Ora più che mai.

scrive Quasimodo
«E come potevamo noi cantare
con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nelle piazze
sull'erba dura di ghiaccio, al lamento
d'agnello dei fanciulli, all'urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento».

Ma noi siamo più forti.

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