Avrei voluto un mondo bello, giusto, basato sull'operare per il meglio di tutti e tutto.
Ho lavorato per questo e lavoro ancora.
Avrei voluto un mondo pulito, onesto, dove la cultura fosse la norma, la base dell'essere.
Avrei voluto un mondo in cui tutto ciò che è morale fosse ovvio, tutto ciò che fosse difficile, meritasse una profonda riflessione.
Dove tutto ciò che avesse meritato, sarebbe emerso, e soprattutto sarebbe stato condiviso, per il comune progresso.
Vivo in mondo brutto, la fiera dello schifo e dell'ingiustizia, dove regnano invidia, cattiveria, violenza, le sciocchezze sono esaltate come verità e cose interessanti, un mondo dove si è confuso l'intelletto con la capacità di fottere il prossimo.
Devo sopportare un mondo intollerante, ignorante, irrispettoso, senza empatia, senza passato e senza futuro, vigliacco e deludente, alienato, destinato a fallire.
In due parole: il nulla.
Da "Il Senso".
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