giovedì 13 febbraio 2020

Riflessione sul Natale



L'unico modo per festeggiare il Natale, per chi è solo, per chi soffre, è spostare l'attenzione da sé, e dalle proprie miserie umane, a Dio che nasce, che si fa uomo ancora una volta, e che ci insegna la via, la verità, la vita; Dio ci ama tutti a tal punto da incarnarsi in uno di noi e da sopportare tutte le nostre miserie, ci insegna a vivere da veri uomini.
Per chi non crede, e non può godere della parte escatologica, unica del Cristianesimo, basti riflettere sul fatto che un ragazzo di 33 anni, in un contesto storico reale, si fa uccidere per amore, senza aver commesso nulla di male, se non aver fatto del bene a chi si era smarrito nel buio, compiuto miracoli, aver detto tutta la verità sul Padre Celeste e sulla vita, e aver pure perdonato i suoi aguzzini dalla Croce: solo un Dio poteva fare questo. Cristo ci ha insegnato ad essere uomini, lo ha fatto vivendo come noi, portando la croce, e non abbandonandoci mai.
Dio torna sulla terra, rinasce con la tenerezza disarmante di un bambino e non c'è dolore che possa impedirmi, o impedire a chiunque, di festeggiare l'immensa Misericordia di Dio.

E come diceva un Santo che tutti conoscete: non abbiate paura. Se c'è amore nella vostra vita, c'è tutto.

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