mercoledì 23 settembre 2020

La delusione

 

Ci sono momenti in cui ti rendi conto che la tua vita meravigliosa è solo il frutto delle tue proiezioni mentali. Probabilmente hai dentro un tale dolore inaffrontabile che vivi la vita pensando che ti offrirà ancora chissà che, negando il tuo dolore.

Ti mostri forte, solare, magnifico. Verso gli altri. Perché ci sono quelli che godono delle disgrazie altrui, non hanno altro piacere, e vedere il sorriso di chi non ha nulla da sorridere è la miglior risposta. Ma per chi? Per loro, non per te che soffri.

Devi soffrire. Devi progressivamente far uscire. Il tempo dovrebbe allontanare i momenti di dolore inconsolabile sempre più, prima saranno giorni, poi si spera di più. 

Con qualcuno non funziona. Nemmeno se passano anni può passare il dolore. Ed essi smettono di vivere, non tutti ce la fanno. 

Io non supererò mai il mio dolore, ho finalmente smesso di illudermi in tal senso.

E ho smesso soprattutto di proiettare la mia vita in colori rosei che non esistono. Non commetto il male, quello mai, ma ho smesso di credere che gli altri siano all'altezza del mio dolore e dei miei sentimenti, perché in realtà non lo sono e mai lo saranno.

Ma poi penso che siamo solo umani. E si continua a sperare e soprattutto ad amare. È un gioco dicotomico di forze interne.



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