mercoledì 23 dicembre 2020

BAGNOLI, GIOIELLLI PER PASSIONE


https://gioielleriabagnoli.it/



Gioiellieri a Milano da generazioni
Laura Bagnoli
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Milano

Gioielli esclusivi e su commissione, in oro, platino, argento e pietre preziose.

La gioielleria è a vostra disposizione anche per lavori di riparazione, rimessa a modello, infilature e lucidature di collane di qualsiasi tipologia

La Gioielleria Bagnoli ha una tradizione familiare dal 1959. Nacqui respirando da subito il gusto per il bello e mi appassionai sin da piccola ai gioielli, presto mi resi conto che quella sarebbe stata la mia professione da grande, favorita da un talento innato per il raffinato e da uno spiccato senso del ricercato.

Il tuo gioielliere di fiducia


02 6990 0143-333 34 74 395


fantasie.dilaura@gmail.com


Piazzale Istria, 2 - Viale Zara, 132


#gioielleriaBagnoliMilano #gioielliperpassione

domenica 22 novembre 2020

Il Senso

 Mi chiedo perché si debba dare un senso alla propria vita. È il cruccio di alcuni umani molto intelligenti.

Perché gli esseri umani devono dare un senso a tutto? Non gli basta avere un corpo sano, dei sogni, e un cuore?

Amo gli umani intelligenti e che studiano. Ma quando studi e sai molto succede una certa cosa: diventi umile e grande, ti raffini dall'interno, comprendi sempre di più e quanto più comprendi, più ti rendi conto che il senso è nelle cose piccolissime e l'unico scopo deve essere compiere il bene.
 Solo in quel modo possiamo dare davvero un senso a tutto quello che facciamo, dal lavoro alle relazioni e la strada ti si disegna davanti.

Perché gli umani non capiscono una cosa così semplice?
Dopo che il loro Dio si è fatto ammazzare per loro, per Amore, ha insegnato a vivere, ha detto tutto...
Che cosa hanno imparato gli umani?
A uccidersi, a farsi del male, a fare sarcasmo, i più sprecano il loro meraviglioso intelletto per fregare meglio il prossimo.
Credono di cibare così la loro autostima. Ma si avvelenano soltanto. 

La vita andrebbe vissuta con estremo rispetto di sé, del prossimo e in povertà economica: se non hai niente, non ti attacchi a niente, non passi la tua vita ad angosciarti perchè hai paura di perdere tutto - devi difendere i tuoi beni...Se hai addirittura nessuna chance e tutto ti va malissimo, dovresti esultare: sta per arrivare qualcosa, perché a chi non ha niente, anche il pochissimo diventa tutto e riempie, e rende felice.

Dovremmo solo passare la vita a ringraziare Dio per averci dato questo meraviglioso mondo. Prima che noi lo distruggessimo.






domenica 15 novembre 2020

Giornata mondiale della Gentilezza 2020

 Di Andrew Faber

#giornatadellagentilezza

https://youtu.be/mrP5Zh8XMY8


C’è chi pensa che delle persone gentili

sia facile approfittare. 

Non lo sanno mica che la gentilezza 

è quella forma astratta d'empatia

a metà strada tra pensiero ed eleganza

dove la bellezza abbraccia la rivoluzione

e conquista il coraggio.

Non lo sanno mica

che la gentilezza è un vanto.

Un guanto.

Un respiro.

Un modo, forse l’unico

per evadere dalla prigione

della rabbia. 

Non lo sanno mica che la gentilezza

non chiede nulla in cambio.

Se non, di avere gentilezza. 


Siate gentili e restatelo sempre.

Tutto il resto è tempo che non scorre.

Tutto il resto, credetemi

è soltanto tempo perso.


[13 Novembre - Giornata mondiale della gentilezza]

lunedì 2 novembre 2020

Notizie dal futuro

 Il più grande errore dell'umanità del XX secolo è stato quello di aver dato troppa importanza all'apparenza, al corpo, e ha fatto del sesso il suo baluardo.

La gente comune ha finito per volere sempre più sesso, fino a svincolare l'atto sessuale dall'amore, il vero sentimento da cui dovrebbe scaturire.

Il cammino spirituale verso la conoscenza del sé è molto più duro che  non la vita di una persona che si comporta acriticamente, ma segue la moda del momento.

Ma solo il cammino del primo, con un senso più alto può riempire la voragine di frustrazioni e insoddisfazioni che fanno precipitare la vita dei secondi. 

domenica 1 novembre 2020

sabato 31 ottobre 2020

Gioie preziose

Gesù è fonte di ispirazione per me: quell'immolarsi su una croce di Luce per Amore!


Bacio di rubino, passione per la vita.


L'angelo custode, 

simbolo della mia lotta per il Bene,

degli affetti che abbracciano,

di chi non c'è più

ma continua ad amarci e proteggerci.


Zaffiro, respiro d'oceano

libero e forte,

in un tramonto d'oro giallo.


Ambra per la salute del respiro

Sangue di un pianeta che soffre.





venerdì 30 ottobre 2020

Arroganza antropomorfa

 Immaginare l'uomo simile a Dio non è arroganza: per chi ha Fede, Gesù è Dio incarnato. La vera arroganza credo stia invece nell'atteggiamento degli antichi che pensavano che gli dei avessero non solo sembianze umane ma ne palesassero pure i difetti!

Ma li assolviamo perché per analogia  tra ontogenesi e filogenesi erano come bambini.

martedì 27 ottobre 2020

Il mondo.

 Il mondo è  bolla di sapone, spettacolo d'opera, gioconda follia.


Cit.Hesse "l'ultima estate di Klingsor"





lunedì 26 ottobre 2020

La cultura è struttura.

 Condivido.

Grazie Angela Giovanna Palermo.
Considerare la cultura una sovrastruttura, è un'indecenza: significa negare la stessa esistenza dell'umanità sul pianeta!
#larteèunastruttura

Sono state chiuse le attività culturali considerate "non essenziali". 
Eppure, discendiamo da quella civiltà greca fondata sul modo di produzione precapitalistico, per dirla in termini marxisti, che ha fatto grande l'Occidente, che ha caricato l'ozio di un alto valore esistenziale e sociale. 
L'ozio in Aristotele coincide con l'insieme di attività riservate agli uomini liberi. 
Oggi non c'è in gioco soltanto la nostra salute, ma la nostra libertà, la nostra essenzialità. 
Il Covid non è la causa di questa privazione di libertà ; ne è la conseguenza indiretta.

domenica 25 ottobre 2020

Voce di bimbo, voce di Dio.

 In tutta questa storiaccia, solo da un bimbo ho sentito la sintesi:

"Solo i monelli litigano"

Michael, 3 anni.



Inventare il mondo


 Ormai si è capito, la libertà non è un dono per tutti, c'è chi non può fare a meno di abusarne, altrimenti non si sente libero. E c'è ancora chi non l'ha mai conosciuta, insieme ai suoi diritti.

Nulla va, gli errori commessi sono troppi e non ci sono persone in grado di mettere ordine. Chi avrebbe i valori e le capacità per farlo, è inascoltato.

Siamo in un penoso ricorso storico, alla fine dell'Impero, un nuovo medioevo del pensiero, tutti ignoranti, distanti, soli. L'ignoranza: il più temibile dei virus.

Smetteremo mai di dover inventare un mondo per i nostri figli?

sabato 24 ottobre 2020

Sesso

Da A. Miggel "il senso"

Mi sentirei svilita a fare del sesso con un uomo che non mi ama davvero.
Non mi basta amare, amarlo. 
Per rendere carne l'amore è necessaria l'unione delle anime: fa l'amore davvero solo chi ama completamente.
Gli altri fanno solo della ginnastica scadente.



L'amore vero.

 Quando poniamo molta fiducia o aspettative in una persona, il rischio di una delusione è grande.

Le persone non esistono in questo mondo per soddisfare le nostre aspettative così come noi non siamo qui per soddisfare le loro.

Dobbiamo bastare … dobbiamo bastare a noi stessi sempre e quando vogliamo stare con qualcuno dobbiamo essere consapevoli che stiamo insieme perché ci piace, lo vogliamo e stiamo bene, giammai perché abbiamo bisogno di qualcuno.

Una persona non ha bisogno dell’altra, esse si completano … non per essere due metà, ma per essere un intero, disposte a condividere obiettivi comuni, gioia e vita.

Nel corso del tempo, ti rendi conto che per essere felice con un’altra persona, è necessario, in primo luogo, che tu non abbia bisogno di questa persona.

Comprendi anche che la persona che ami (o pensi di amare) e che non vuole condividere niente con te, sicuramente, non è l’uomo o la donna della tua vita.

Impari a volerti bene, a prenderti cura di te stesso e principalmente a voler bene a chi ti vuole bene.

Il segreto non è prendersi cura delle farfalle, ma prendersi cura del giardino, affinché le farfalle vengano da te.

Alla fine troverai non chi stavi cercando, ma chi stava cercando te.


Farfalle, Mario Quintana

mercoledì 21 ottobre 2020

La fine è vicina.

A volte credo di aver fallito. Il mondo non è un posto migliore dopo che me ne sarò andata.
Il mio passaggio non è servito a nulla..o forse no. Non sono io ad aver fallito se almeno ho provato a cambiare le cose in meglio, se ho educato i miei figli e le nuove generazioni ai valori veri. Quelli che tutti sappiamo essere giusti e che si incarnano nella Croce: amare.
E se sai amare, e hai amato, hai fatto la cosa giusta. Sei salvo agli occhi di Dio. E davanti a te stesso.
La fine è vicina. Lo sento.
Grazie a chi mi ha voluto bene più di quanto meritassi.

martedì 20 ottobre 2020

Il senso della vita

 Possiamo solo fare manutenzione, del ponte sospeso della vita, che possiamo solo attraversare ma non costruirci sopra, ricordiamocelo. Ma il servire davvero cause nobili, non solo riempie tempo, anima e mente, ma rende lieto il viaggio. Se poi ci fosse anche un degno compagno per condividere il cammino, allora ecco il Senso.




martedì 13 ottobre 2020

Togliere nella vita

Arriva un tempo in cui dopo una vita passata ad aggiungere, inizi a togliere.

Togli i cibi che ti fanno male.

Togli i vestiti che ti vanno troppo stretti o troppo larghi.

Togli le cianfrusaglie dimenticate nei cassetti 

insieme alla convinzione antica di non andare mai bene.

Togli il cuore dai posti dove non c’è più amore, 

togli il tempo passato a inseguire le persone.

Togli lo sguardo da chi ti ha ferito,

Togli potere al passato, togli le colpe dai tuoi racconti e lo sguardo da chi ti parla dietro.

Togli le erbacce intorno ai tuoi sogni, 

i compromessi che ti sporcano le scelte,

i sì concessi per adattamento.

La vera ricchezza non è aggiungere,

ma togliere.


Manuela Toto - Sotto le scale

domenica 11 ottobre 2020

La Fede, che cos'è?

 La fede è essenziale 

per chi voglia compiere un buon viaggio 

alla ricerca del sé.




Parole in libertà

Troppi pensieri

Ossessioni, traumi, questioni

Affollano la mente già così stanca...

Quando l'idea che la vita sia stata ingiusta con te e con chi ami diventa un tarlo, ti logora dentro 

A volte il corpo reagisce a prescindere dalla tua psiche

A volte si muore.

giovedì 8 ottobre 2020

Quando perdi l'amore

Quando i tempi non sono giusti

Quando si ha paura della felicità

Quando non si ha il coraggio di dire

Ti amo alla persona che più perfetta non potrebbe essere.

No, non mi manchi,

Era chiaro.

Mi manca ciò che avremmo potuto essere.

Quando perdi l'amore

Una parte più o meno grande 

del nostro cuore

si spegne per ssmpre.



domenica 4 ottobre 2020

Preghiera

 Che Dio mi aiuti

A non chiedere più di quanto non mi sia già stato concesso.

Amore compreso.

Che mi aiuti a comprendere dove e in chi si cela

Smettendo di chiedere di più di ciò che può concedermi.



giovedì 1 ottobre 2020

I giovani e la società velenosa.

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10164692232510157&id=352811710156

Molti criticano i giovani, cosa che succedeva fin dai tempi di Platone (...)
Ebbene, personalmente sono arrabbiata con coloro che dicono di essere adulti ma non sanno sollevare i giovani dall'inferno in cui la società li ha gettati senza pietà, senza speranza, senza futuro.
I social  approfittano della loro buona fede dandogli in pasto spazzatura e facendogli credere che sia "cosa buona": se non sei alla moda, se non parli in quel modo sconnesso, se non balli e ti fai il video possibilmente nudo, se non ascolti certa musica (...) resti ai bordi se non fuori dalla società....Ma quale civiltà è quella che avvelena i propri stessi figli invece di amarli?! 
Soldi facili e fama fine a se stessa non fanno la felicità di nessuno. Il nostro scopo nel mondo è di migliorarlo, ciascuno come può, nel suo piccolo, nel suo grande, sporcandosi le mani, credendoci. Non certo attraverso i "non valori" che qualcuno sta inculcando nelle teste dei più, per ridurli schiavi del nulla.

sabato 26 settembre 2020

Andrà tutto bene

 https://youtu.be/imGiDzsNMMk


Mi ha sempre sconcertata in positivo l'attualità e l'universalità delle parole del Cristo. Perché solo Dio nella carne di uomo poteva sapere la verità. Anche quando la vita mi ha devastata e mi devasta, non riesco mai a "prendermela" con Dio, perché un Dio che si fa ammazzare per amore delle sue dilette creature, e anche per me, si può solo amarlo profondamente. Quando sprofondiamo nella sofferenza dell'animo, domandiamoci dove abbiamo fallito, in che cosa abbiamo deluso il prossimo e noi stessi: solo così riesciremo a portare la nostra croce, come Lui stesso ci ha insegnato. Siamo solo umani, Dio lo sa. Ci ama proprio per quello. Finché saremo in grado di amare davvero, anche senza necessariamente comprendere l'Amore, e nella sofferenza più grande, avremo la certezza che andrà tutto bene. La felicità sarà in noi. 


Grazie Don Marco!

mercoledì 23 settembre 2020

La delusione

 

Ci sono momenti in cui ti rendi conto che la tua vita meravigliosa è solo il frutto delle tue proiezioni mentali. Probabilmente hai dentro un tale dolore inaffrontabile che vivi la vita pensando che ti offrirà ancora chissà che, negando il tuo dolore.

Ti mostri forte, solare, magnifico. Verso gli altri. Perché ci sono quelli che godono delle disgrazie altrui, non hanno altro piacere, e vedere il sorriso di chi non ha nulla da sorridere è la miglior risposta. Ma per chi? Per loro, non per te che soffri.

Devi soffrire. Devi progressivamente far uscire. Il tempo dovrebbe allontanare i momenti di dolore inconsolabile sempre più, prima saranno giorni, poi si spera di più. 

Con qualcuno non funziona. Nemmeno se passano anni può passare il dolore. Ed essi smettono di vivere, non tutti ce la fanno. 

Io non supererò mai il mio dolore, ho finalmente smesso di illudermi in tal senso.

E ho smesso soprattutto di proiettare la mia vita in colori rosei che non esistono. Non commetto il male, quello mai, ma ho smesso di credere che gli altri siano all'altezza del mio dolore e dei miei sentimenti, perché in realtà non lo sono e mai lo saranno.

Ma poi penso che siamo solo umani. E si continua a sperare e soprattutto ad amare. È un gioco dicotomico di forze interne.



martedì 22 settembre 2020

Le mattine sono ancorate come barche in rada

 Quel momento incredibile di Grazia o compimento della speranza, che vedo negli occhi di ciascuno dei miei piccoli alunni, quella fiammella luminosa di un istante, che si accende appena vedono un familiare, giù dalle scale della scuola, che è venuto a prenderlo...

La stessa lucetta che vedo negli occhi del mio piccino, quando vado a prenderlo al nido: il suo sorriso irradia calore e luce splendente, poi si sdraia a pelle di leopardo e desidera una sola cosa: restare con la sua mamma, in silenzio, ad ascoltare il battito del suo cuore.


lunedì 21 settembre 2020

domenica 20 settembre 2020

Fantasie e solitudine

Ci sono anime di vento che sono dotate di una fervida immaginazione.
Se però qualcuno è da solo, finisce per confondere la gentilezza altrui con un interesse per la sua persona che in realtà non esiste.
I fantasiosi poi girano vere e proprie "pellicole rosa" ma finché accettano che sia un loro film va bene: il problema subentra quando credono che la realtà coincida con il loro film romantico. Là inizia la delusione più nera.
C'è anche un altro fatto: l'amore non è per tutti. Spesso le anime di vento credono di essere perfette per quella persona ma non sono ricambiate, perché non tutti hanno esperito l'amore nel modo giusto, quindi non lo riconoscono, non sanno che fare, ne sono così abbagliati che di riflesso chiudono gli occhi, si volgono altrove come fece la volpe con l'uva. In sostanza hanno paura della felicità. E così si resta soli, sconsolati, delusi ogni volta. 
L'amore non è per tutti.



Covid19: per non dimenticare


 

Il dovere di amare



 

sabato 19 settembre 2020

La mia vita meravigliosa accanto ad un malato di cancro.

 Lavorava notti intere... mi piaceva avvicinarmi e farlo ridere perché gli sbaciucchiavo le guance che erano soffici oppure gli facevo il solletico... A volte lavoravo con lui tutto il tempo o restavo semplicemente a guardarlo, chiacchierare, sorridergli, fargli compagnia. Quando la vita era  un'inesauribile fonte di felicità. E non era facile, ma si affrontava tutto.




L'amore negato

 Affido a te Signore la mia disperazione più profonda: so che sei ancora più vicino a me, so che mi sostieni altrimenti sarei già morto.

Eppure mi sento tradito dalla vita: volevo solo amore, solo essere amato da chi davvero comprende le parole fedeltà, impegno, abnegazione, felicità e completezza.

Ma mi è stato già concesso, ora la vita me lo vieta.

Posso solo sperare nella stima, nel rispetto. Ma amare è un'altra cosa, essere amati ti cambia la vita in meglio.

A me non è più permesso. Perché? Mi è stato già concesso? Non ho apprezzato abbastanza, non sono stata abbastanza all'altezza, che mi è stato negato?

È molto probabile. 

Mi arrendo mio Dio, alla tua volontà che probabilmente non comprenderò mai.

Se ho peccato chiedo perdono. Se non ho fatto niente chiedo perdono. Se sono stato all'altezza di lavorare nella tua vigna chiedo perdono perché o sarà stato un caso oppure l'ho fatto per il mio tornaconto. Ecco la verità: sono solo umano.

 Me ne vado serenamente all'inferno, tanto è ciò che conosco meglio. Sono abituato. Conosco solo male, inadeguatezza e sofferenza.

A me l'amore non sarà più concesso. Che ci sto a fare allora? Non era amare il fine e il punto fuga dell'esistenza?


Cit "Lettere di un uomo solo".

venerdì 18 settembre 2020

Amore

 Lo scopo della vita è sentirsi amati.

Se ci si sente amati, semplicemente spalleggiati, si vive molto meglio.

Ma amare tutta l'umanità è una conditio sine qua non.



domenica 13 settembre 2020

Paura della felicità



"Questa società mi sconcerta ogni giorno di più: un uomo ha davanti la donna che sa bene lo renderà felice, ma si tira indietro.

Il dramma di questa società: aver paura della felicità, arretrare al primo, piccolissimo intoppo, barattando la felicità autentica con la più grave e ingiusta solitudine, in conclusione, di entrambi".


A. Aurora Miggel: "Il senso".

Il Progetto.

 


giovedì 10 settembre 2020

Un amore finisce solo quando smette di essere sognato

 Sai, a te posso dirlo, mi sento sollevata. A me l'amore è concesso solo in sogno, nel ricordo.

Meravigliosamente e solo in sogno.

È una cosa grandiosa, davvero, trascende la vita stessa. Per noi, figli della fantasia, la cosa è più semplice. Che bellezza.


Serena notte.

domenica 6 settembre 2020

Il vero perdono. Da dove nasce?

 #Amore è un dono immenso che non tutti sono in grado di comprendere.

Non facciamogliene una #colpa: non possono e basta. Credo sia da qui che possa scaturire il #perdono.  


Io - stamattina.



martedì 1 settembre 2020

Anime di vento

 Non si possono imprigionare

Anime di vento, cielo,

    sole e oceano.


Guai a chi tenterà: fallirà miseramente.



domenica 30 agosto 2020

Referendum

Può la vita di una Nazione ridursi ad un sì o un no?

Fosse dipeso da me, avrei fatto tutt'altro: diminuire gli stipendi e basta, ovvero 1500 euro ciascuno a chi vuol fare politica, affinché lo faccia per il bene del paese.
In ogni caso, non condivido nulla della politica italiana attuale, in nessun senso. 
Per un fatto semplice: è una politica privata di Senso, anticostituzionale, votata al benessere di nessuno, solo al benavere di qualcuno.

venerdì 28 agosto 2020

Covid e rapporti umani

 Il covid è reale, conosco persone che potrebbero riscrivere l'inferno dantesco in chiave attuale, e non è una metafora.

Ma l'uomo è un animale sociale.
Quindi l'augurio è che, una volta scampata la bufera, si ritorni a legami veri, non virtuali. Perché "vedere" o "sentire" qualcuno tramite social o telefonino, non è un rapporto umano. Nient'affatto.
La domanda è: saremo capaci di tornare davvero ad una Normalità autentica all'insegna di valori come empatia, rispetto, amore, legami veri...O avremo la migliore delle scuse?

Noto con rammarico che le dinamiche sociali tra persone siano troppo spesso scadute e la colpa è data al covid o ai social network. La tecnologia avrebbe dovuto solo aiutarci a mantenere i contatti, e il covid a farci riflettere su dove stiamo andando.

La causa infatti del fallimento sociale attuale è ben altra: la mancanza di empatia, la mancanza di un legame vero, affettuoso, vivo, e di un interesse autentico verso le Persone.



giovedì 27 agosto 2020

IL QUADRATO MAGICO. da Wikipedia-

Il quadrato del Sator è una ricorrente iscrizione latina, in forma di quadrato magico, composta dalle cinque seguenti parole: SATOR, AREPO, TENET, OPERA, ROTAS. La loro giustapposizione, nell'ordine indicato, dà luogo a un palindromo, vale a dire una frase che rimane identica se letta da sinistra a destra e viceversa o dall'alto in basso e viceversa.
Quadrato del SATOR sul fianco nord del Duomo di Siena

L'iscrizione è stata oggetto di frequenti ritrovamenti archeologici, sia in epigrafi lapidee sia in graffiti, ma il senso e il significato simbolico rimangono ancora oscuri, nonostante le numerose ipotesi formulate.

La struttura[modifica | modifica wikitesto]

Quadrato del Sator

Disponendo le parole su una matrice quadrata (vedasi figura), si ottiene una struttura che ricorda quella dei quadrati magici di tipo numerico. Le cinque parole si ripetono se vengono lette da sinistra a destra e da destra a sinistra, oppure dall'alto al basso o dal basso in alto. Al centro del quadrato, la parola TENET forma una croce palindromica.

Storia del misterioso quadrato[modifica | modifica wikitesto]

Il Quadrato del Sator a Oppède

Il curioso quadrato magico è visibile su un numero sorprendentemente vasto di reperti archeologici, sparsi un po' ovunque in Europa. Gli esemplari più antichi e più celebri sono quello incompleto rinvenuto nel 1925 durante gli scavi di Pompei, inciso su una colonna della casa di Paquio Proculo[1] e quello trovato nel novembre del 1936 su una colonna della Palestra Grande, sempre a Pompei.[2] Quest'ultimo ha avuto grande importanza negli studi storici relativi alla frase palindroma[3] poiché esso è completo e arricchito da altri segni interessanti che non si sono trovati altrove[4] e fu certamente inciso prima dell'eruzione del 79 d.C.[5][6] A partire da questi ritrovamenti, il quadrato del Sator viene anche detto "latercolo pompeiano".

Ne sono stati rinvenuti esempi a Roma, nei sotterranei della basilica di Santa Maria Maggiore, nelle rovine romane di Cirencester (l'antica Corinium) in Inghilterra, nel castello di Rochemaure (Rhône-Alpes), a Oppède in Vaucluse, a Puy-en-Velay, nella corte della Cappella di Saint-Claire, sulla parete del Duomo cittadino di fronte al Palazzo Arcivescovile a Siena, nella Certosa di Trisulti a Collepardo (FR), a Santiago di Compostela in Spagna, nelle rovine della fortezza romana di Aquincum, in Ungheria, a Riva San Vitale in Svizzera, solo per citarne alcune.

A volte le cinque parole si trovano disposte in forma radiale, come nell'abbazia di Valvisciolo a Sermoneta (Latina), oppure in forma circolare, come nella Collegiata di Sant'Orso di Aosta. Nel centro di quest'ultimo mosaico è raffigurato Sansone che uccide il leone, un'allusione all'esistenza di un significato nascosto nella frase del "Sator" che cinge il tondo centrale. Infatti secondo la Bibbia, Sansone, dopo aver ucciso la belva, durante una festa pose ai filistei un indovinello: «Dal divoratore è uscito il cibo e dal forte è uscito il dolce», che i convitati non riuscirono a risolvere.

Altre chiese medioevali ancora, nelle quali si registra, in Italia, la presenza della frase palindroma (in forma di quadrato magico oppure in forma radiale o circolare) sono: la Pieve di San Giovanni a Campiglia Marittima (LI), la Cattedrale di Ascoli Satriano (FG), le chiese di Santa Lucia a Magliano de' Marsi e di San Pietro ad Oratorium a Capestrano (AQ)[7], le chiese di Santa Maria Maddalena in Campo Marzo a Verona e di San Michele ad Arcè, frazione di Pescantina (VR), la chiesa di Santa Maria Ester ad Acquaviva Collecroce (CB), il Convento dei Frati Minori Osservanti di San Francesco a Ficarra (ME); la chiesa di San Lorenzo a Paggese di Acquasanta Terme (AP); le abbazie di Casamari a Veroli e di Montecassino a Cassino (FR), ecc. Il quadrato è diffuso in molte altre chiese francesi come la chiesa di Maignelay-Montigny e l'Abbazia di Saint-Bénigne de Dijon.

Si osservi che moltissimi esemplari sono stati rinvenuti in edifici religiosi cristiani e che non se ne conoscono di antecedenti l'era cristiana (La diffusione del cristianesimo a Pompei prima dell'eruzione sembrerebbe documentata archeologicamente).[1][8][9][10]

Parole enigmatiche[modifica | modifica wikitesto]

Saturno con il capo coperto dal mantello invernale mentre impugna la roncola. Dipinto di epoca romana (I secolo d.C.), conservato al Museo archeologico nazionale di Napoli

Il significato delle parole del quadrato è stato fonte di interpretazioni molto diverse, che hanno portato a significati complessivi della frase totalmente inconciliabili.

Sator[modifica | modifica wikitesto]

La parola "sator" significa seminatore, coltivatore e in senso figurato padre, creatore.[11] Nei contesti cristiani allude ad alcune parabole evangeliche, in cui rappresenta Dio Padre. La metafora venne approfondita dai padri della chiesa e in particolare da Ireneo di Lione (130-202), per il quale il Verbo aveva seminato l'umanità con Adamo, l'aveva sarchiata con l'aratro costituito dalla croce di Cristo e sarebbe intervenuto a mietere con la falce messoria alla fine dei tempi.[12][13] La metafora, però, di un coltivatore celeste per rappresentare la divinità creatrice e conservatrice del mondo è presente anche nelle opere di alcuni scrittori latini dall'inizio del periodo augusteo in poi. Un'origine pagana del Sator, antecedente di poco il cristianesimo, spiegherebbe in modo più probabile la presenza di ben tre quadrati del Sator a Pompei pochi decenni dopo la morte di Gesù.

Verso il 44-45 a.C Marco Tullio Cicerone, traducendo liberamente un brano delle Trachinie di Sofocle, riporta che Ercole invoca Zeus con l'epiteto "caelestum sator" (= "padre degli dei")[14]. Poco dopo, nel De natura deorum, viene detto sator il mondo naturale, che rende fecondi, genera, educa e alimenta i viventi[15], nel quale, in accordo col pensiero stoico, opera una divinità immanente e provvidenziale (in greco: "prònoia"): il "Logos spermatikòs" (= Logos seminale), detto anche "pneuma" (anima del mondo) e assimilato al fuoco, uno dei 4 elementi costitutivi dell'universo. Il Logos stoico venne identificato con la "Parola di Dio" biblica dal filosofo ebreo Filone d'Alessandria, ponendo un'ulteriore premessa per l'identificazione del Sator con il dio dei cristiani nei secoli successivi.

Nella cultura romana del tempo di Cicerone, invece, questa divinità nascosta avrebbe potuto essere rappresentata simbolicamente con Saturno[16], il dio romano dell'agricoltura, il cui stesso nome è legato alla semina e alle messi (in latino: sata).[17] Nonostante alcuni errori ortografici proprio il nome di Saturno è scritto a Pompei sotto il più antico quadrato del sator conosciuto.

Nel secolo successivo l'epiteto "sator" è utilizzato in opere letterarie celebrative dell'impero romano per indicare come "padre degli dei e degli uomini" Giove, padre di Venere e perciò nonno di Enea, da cui secondo l'Eneide di Virgilio discendeva il popolo romano.[18][19] Giove "sator" ricompare circa un secolo dopo al tempo degli imperatori flavii in un altro scritto celebrativo delle origini di Roma imperiale: le "Argonautiche" di Valerio Flacco.[20] In conclusione nella letteratura latina augustea e del I secolo dopo Cristo il "sator" era la divinità suprema, da intendersi come Saturno o come Giove.

Arepo[modifica | modifica wikitesto]

La parola successiva "arepo" è la più misteriosa, anche perché non compare in nessun altro testo della lingua latina classica. Molti esperti, perciò, la considerarono solo un nome proprio, benché il nome non compaia in nessun altro testo come nome di persona, di divinità o di luogo. Altri studiosi cercarono argomenti per interpretarla come "carro" o "aratro", un vocabolo del mondo agricolo come "sator" e un oggetto ligneo che in contesti cristiani potrebbe alludere alla croce. Nella sua "Storia Naturale" Plinio il Vecchio menziona l'utilizzo già allora di un aratro con ruote. Altri studiosi ancora hanno collegato arepo con vocaboli che indicavano un piccolo appezzamento (aripennis) o come un'abbreviazione di "areopago". Tutte interpretazioni difficili da sostenere e perciò oggetto di discussione.

Nel glossario del latino medievale del Du Cange esiste la parola "aripus", interpretata come gladius falcatus (ἅρπη in greco antico), l'attrezzo agricolo, cioè, che oggi si chiama "roncola", simile al moderno falcetto (la "falce messoria"), ma molto più robusto e rozzo. Esso è un attributo iconografico di Saturno, protettore dell'agricoltura.[21] Il dio, poi, venne identificato col titano greco Crono e secondo la Teogonia di Esiodo avrebbe utilizzato l'attrezzo anche per evirare il padre Urano. Secondo Silvana Zanella il misterioso arepo sarebbe proprio questo attrezzo.[22] Sator arepo, il seminatore con la roncola, potrebbe quindi essere Saturno, il cui regno secondo Virgilio stava per tornare sulla Terra, come nuova età dell'oro. Saturno, infatti, avrebbe regnato sul Lazio e la sua sede sarebbe stata precisamente sul colle del Campidoglio. In quella remota e felice epoca il nome "Saturnia" avrebbe quindi indicato sia Roma sia l'intera Italia.[23] Nella sua ecloga IV Virgilio scrive: "Iam redeunt saturnia regna" e l'associa alla imminente nascita di un bimbo. I cristiani interpretarono questi versi come profezia della nascita di Cristo e attribuirono a Virgilio un ruolo propedeutico alla loro fede, come testimonia anche semplicemente il suo ruolo nella Divina Commedia.

Tenet, opera, rotas[modifica | modifica wikitesto]

L'interpretazione delle ultime tre parole presenta difficoltà minori, tenet significa "tiene", "regge", "guida". Opera potrebbe significare "con cura", in quanto ablativo del vocabolo opera, oppure "le opere", come plurale del vocabolo opus. Infine rotas viene tradotto con "ruote": potrebbero essere quelle di un carro o metaforicamente le ruote celesti del destino (come le traiettorie percorse dalle stelle nella notte) per indicare genericamente le sorti della storia.

L'enigma del significato[modifica | modifica wikitesto]

Lettura lineare[modifica | modifica wikitesto]

Il quadrato di Sator su una porta di legno a Grenoble (Francia)

Difficile stabilire il significato letterale della frase composta dalle cinque parole, dal momento che il termine AREPO è un hapax legomenon nella letteratura latina, e quindi non è possibile stabilirne il significato per confronto. Alcune congetture su tale parola (nelle Gallie e nei dintorni di Lione esisteva un tipo di carro celtico che era chiamato arepos: si presume allora che la parola sia stata latinizzata in arepus e che nel quadrato essa avrebbe la funzione di un ablativo strumentale, cioè un complemento di mezzo) portano a una traduzione, di senso oscuro, quale "Il seminatore, con il carro, tiene con cura le ruote", della quale si cerca di chiarire il senso intendendo il riferimento al seminatore come richiamo al testo evangelico[24].

Il termine arepo si può anche intendere come «piccola pezza di terra», in riferimento a un passo di Columella dove arepenne viene dato come sinonimo di origine gallica di semiiugero, con uguale radice di arpentum. Inoltre il termine rotas può indicare "il convento". Il significato sarebbe stato dunque: "Il Seminatore di un arepo mantiene con il suo lavoro il convento"[25]. Se invece rotas si rifacesse alle ruote celesti, potrebbe essere letto come "Il Creatore delle terre tiene, cioè governa, le ruote celesti". Il concetto della unicità del mondo immanente con quello trascendente, identificato anche dalla forma a croce del tenet, forma che esprime simbolicamente l'unione del cielo e della terra. Dalle combinazioni dei due significati si può anche ottenere "Il seminatore nel campo governa le ruote celesti", visione riconducibile all'ateismo radicale tipico dell'atomismo di Lucrezio.

Lettura bustrofedica[modifica | modifica wikitesto]

Se si leggesse il palindromo cambiando verso di percorrenza alla fine di ogni riga o di ogni colonna (scrittura bustrofedica), si otterrebbe la frase "sator opera tenet arepo rotas", in cui il termine Sator indicherebbe il seminatore, arepo rappresenterebbe una contrazione di areopago (nel significato di tribunale supremo), e il palindromo potrebbe essere tradotto con: "Il seminatore decide i suoi lavori quotidiani, ma il tribunale supremo decide il suo destino"; tale interpretazione attribuirebbe pertanto un significato morale al quadrato magico secondo cui: "L'uomo decide le sue azioni quotidiane, ma soltanto Dio decide il suo destino"[26].

Da notare come, utilizzando sia la lettura lineare sia quella bustrofedica, arepo corrisponde anche alla costellazione del Grande Carro, la falce degli dei (harpé), simbolo del loro potere universale e quindi metafora di Dio[27].

Lettura anfibologa[modifica | modifica wikitesto]

Data la molteplicità dei possibili significati, il quadrato di Sator si potrebbe intendere come un anagramma anfibologo, contenente volutamente più chiavi di lettura che si rivelavano differentemente a seconda del livello di conoscenza e profondità del lettore.

Il lettore meno colto si sarebbe fermato alla lettura letterale e forse avrebbe afferrato i significati simbolici abbastanza comuni nel mondo antico, come i quattro elementi pitagorici, traendo la lettura, riga per riga: "Il seminatore, tiene, la falce, le opere agricole, le ruote". Una persona più acuta avrebbe compreso l'anfibologia e le avrebbe trasferite dalla sfera terrestre a quella celeste, cogliendo il legame tra seminatore agricolo e Seminatore celeste, scorgendo la lettura, riga per riga,: "Il Creatore, tiene, il Grande Carro, le costellazioni, le stelle". Chi fosse dotato poi di cultura, sia letteraria che filosofica, avrebbe intuito la chiave di interpretazione bustrofedica ricca di metafore, traendo lettura, riga per riga: "Dio, si prende cura, del Creato, come l'uomo si prende cura, dei suoi campi"[27], nonché ulteriori significati numerologicicabalistici, filosofici e teologici.

Altre letture[modifica | modifica wikitesto]

«Anche nella cornice scientifica ristretta [il quadrato] ha impegnato una serie di discipline che per una sola persona sono difficilmente dominabili.»

(Pauly-WissowaEnciclopedia reale dell'antichità classicaS.V. Satorquadrat, Suppl. XV, 1978, IIA, 479[28])

Tra le letture che partono da considerazioni numerologiche, l'Enciclopedia Britannica sostiene che altro non si tratti che l'equivalente in lettere di un Quadrato di Marte (Quadrato numerico ove la somma dei numeri in riga, in colonna e in diagonale è sempre la stessa); suffraga questa ipotesi anche con il fatto che in alcuni casi il quadrato è rappresentato con riga e colonna centrali in rosso, il colore di Marte (equivalente, nella mitologia romana, al greco Ares) e ipotizza che la lettura debba essere di tipo bustrofedico: "Il seminatore dell'Aeropago detiene le ruote dell'Opera".[29] Questa interpretazione però presta il fianco a critiche difficilmente superabili: (1) i quadrati di Marte si "leggono" non solo in orizzontale e in verticale, ma anche in diagonale, mentre qui la lettura diagonale non dice nulla; (2) il testo è in lingua latina e questo rende poco accettabile l'interpretazione di quell'"AREPO" come "aeropago"; (3) è difficile poi accettare quell'"OPERA" come un genitivo, quando la grafia indica un probabile accusativo.[29]

Acrostici e acronimi[modifica | modifica wikitesto]

Il termine Arepo potrebbe essere l'acronimo di Aeternus Rex Excelsus Pater Omnipotens (Eterno re eccelso, Padre Onnipotente), per cui l'interpretazione sarebbe quella di un simbolo cristiano.[30]

Alcuni degli acrostici che si possono trarre solo dal termine TENET sono: Tota Essentia Numero Est Tracta ("L'intera essenza è ottenuta con il numero"), Tecta Erat Nocte Exordio Terra ("In principio la Terra era ricoperta dalle tenebre"), Tellurem Effecit Numen Elementorum Temperatione ("La Volontà Divina creò la Terra con un'equilibrata combinazione degli elementi"), Terra Effigiem Naturae Essentialis Tenet ("La Terra conserva l'immagine della Natura Essenziale").[31].

Tra i tanti esempi di anagrammi possibili, sempre in campo religioso, si può trarre: O PATER, ORES PRO AETATE NOSTRA ("O Padre, prega per la nostra età"); ORA, OPERARE, OSTENTA TE, PASTOR ("Prega, opera e mostrati, o Pastore"); RETRO SATANA, TOTO OPERE ASPER ("Arretra, Satana, crudele in tutte le tue opere"). Non mancano neppure invocazioni diaboliche: SATAN, TER ORO TE, REPARATO OPES! ("Satana, ti prego per tre volte, restituiscimi le mie fortune")[32].

Simbologia cristiana[modifica | modifica wikitesto]

Anagramma SATOR AREPO TENET OPERA ROTAS

La lettura all'interno del palindromo della parola "PATERNOSTER" come crux dissimulata avviene per via di anagramma.

La presenza del palindromo in molte chiese medievali induce a considerarlo - per quanto esso possa aver avuto un'origine più antica - un simbolo che si inserisce nella cultura cristiana di quel periodo. Partendo dalla identificazione del Sator, il seminatore, con il Creatore (vedi la Parabola del seminatore e la Parabola del granello di senape), qualche studioso ha proposto la seguente interpretazione: «Il Creatore, l'autore di tutte le cose, mantiene con cura le proprie opere»[33]. Un'altra sostiene che, coerentemente con abitudini diffuse nel Medioevo, l'impiego in ambiente cristiano del quadrato del Sator doveva corrispondere a finalità apotropaiche, come avvenne per molte altre iscrizioni suggestive, del tipo «Abracadabra» o «Abraxas».[34].

Se la grande quantità di presenze e ritrovamenti in luoghi di culto medievali dimostra che il palindromo avesse un significato religioso in epoca medioevale, più controverso è il contesto del suo uso in epoche antecedenti. Il ritrovamento del «latercolo pompeiano», risalente a data anteriore all'eruzione del Vesuvio nel 79, ha sollevato numerose controversie sull'origine cristiana del quadrato in quanto, pur essendo un fatto documentato la presenza di comunità cristiane a Pompei ed Ercolano e in Campania, la A e la O poste ai lati della croce sono un riferimento alla simbologia dell'Alfa e l'Omega la cui prima comparsa in ambito cristiano è attestata nell'Apocalisse di Giovanni, redatta in data più tarda (anche se in ambito ebraico tale simbologia è presente anche nell'Antico Testamento).

Il primo a ipotizzare la tesi dell'Apocalisse fu Grosser, che osservando con spirito enigmistico l'insieme delle lettere che lo compongono[35] rilevò come esse possono servire a comporre una croce, nella quale la parola paternoster si incrocia sulla lettera N: avanzano due A e due O, che possono porsi ai quattro estremi della croce, come fossero l'alfa e l'omega, il principio e la fine, all'interno di quattro quadranti divisi dagli assi orizzontale e verticale formanti la croce. Il quadrato sarebbe dunque una crux dissimulata, un sigillo nascosto in uso tra i primi cristiani ai tempi delle persecuzioni. Questa interpretazione è rafforzata dal fatto che il quadrato magico stesso contiene al suo interno una croce greca dissimulata, costituita dall'incrocio, al centro del quadrato, delle due ricorrenze di tenet, l'unica parola della struttura che è palindroma di sé stessa. Questa interpretazione, per quanto plausibile, non è accettata da tutti gli studiosi, specie da quanti rifiutano l'origine cristiana del palindromo.

Uso apotropaico[modifica | modifica wikitesto]

Nel medioevo vi fu un proliferare di rappresentazioni di questo quadrato anche su pergamena. Gli venne attribuito un effetto apotropaico. Su un manoscritto del XII secolo dell'Abbazia di Prüll è esposto come simbolo della croce di Cristo con l'invito a far rientrare un fuggitivo; come augurio per la buona riuscita di un parto lo si trova sulla Pergamena di Aurillac, con l'invito a mostrarlo a una partoriente, e lo stesso uso è illustrato da un documento del 1259 conservato nell'Archivio di Stato di Genova. Il Quadrato venne utilizzato come protettore dai fulmini, dagli incendi, da malattie varie quali l'idrofobia, il mal di denti, il morso dei cani, ecc.[36]

Il quadrato nelle arti[modifica | modifica wikitesto]

Il Quadrato del Sator nella chiesa di San Potito Martire ad Ascoli Satriano
  • Osman LinsAvalovara, 1973, romanzo in portoghese incentrato sul quadrato;
  • Anton WebernII Cantata, op. 31 (1941-43);[37]
  • Martin Gümbel (1923 - 1986)
    • Sator Arepo I, Variationen über ein Magisches Quadrat (Variazioni su un quadrato magico), per flauto e soprano (1967, ca. 8 min.);
    • Sator Arepo II, Magisches Quadrat (Quadrato magico), per flauto, soprano e batteria (1968, ca. 12 Min.).
  • A. R. Penk e Frank Breidenbruck, "Spiritual Center" (1995), iscritto sulla ruota dell'opera alla Fattoria di Celle
  • Tenet , 2020, regia di Christopher Nolan

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Salta a:a b Rino Cammilleri, Il quadrato magico, p. 21
  2. ^ Rino Cammilleri, Il quadrato magico, p. 11
  3. ^ F. P. Maulucci Vivolo, op. cit.
  4. ^ A. Socci, La guerra contro Gesù, op. cit.
  5. ^ Matteo Della Corte Rend. Acc. Pont: 1936,397 ff.(mit Abb.)
  6. ^ Osvaldo Rea, Nautilus, l'enigma dell'imperoISBN 88-901473-9-3
  7. ^ Si tratta di una chiesa il cui altare cristiano fu edificato su una ara pagana, pare dedicata a Venere; secondo alcuni studiosi a San Pietro ad Oratorium transitarono cavalieri templari di ritorno dalla Terrasanta.
  8. ^ Matteo Della Corte, I cristiani a Pompei, 1939.
  9. ^ Agnello Baldi, La Pompei giudaico-cristiana, Cava dei Tirreni 1964.
  10. ^ Ilaria Ramelli, NOTE SULLA PRESENZA GIUDAICA E CRISTIANA A POMPEI, ERCOLANO E POZZUOLI NEL I SECOLO D.C., Rivista Di Storia Della Chiesa in Italia 56, no. 1 (2002): 3-16. Accessed August 21, 2020. http://www.jstor.org/stable/43051440..
  11. ^ Luigi Castiglioni e Scevola Mariotti, Vocabolario della lingua latina, ad vocem.
  12. ^ Jean Daniélou, I Simboli Cristiani Primitivi, Edizioni Arkeios 1997 ( Ed. francese: 1961), pp. 100-113
  13. ^ Ireneo di Lione, Contro le eresie, IV 34,4.
  14. ^ Tusculanae disputationes, II,21.
  15. ^ Omnium autem rerum quae natura administrantur seminator et sator et parens, ut ita dicam, atque educator et altor est mundus, Libro II, 86.
  16. ^ Randall T. Ganiban, ‘Virgilian Prophecy and the Reign of Jupiter’, in Brill’s Companion to Valerius Flaccus, edited by Mark Heerink and Gesine Manuwald, Brill Academic Publishers, 2014, pp.255-6.
  17. ^ Questa etimologia, vera o falsa che sia, è affermata proprio in quegli stessi anni dallo scrittore latino Marco Terenzio Varrone (De lingua latina, 5,64).
  18. ^ cfr. "hominum sator atque deorum" nell'Eneide: I,254 e XI,725.
  19. ^ Randall T. Ganiban, ‘Virgilian Prophecy and the Reign of Jupiter’, in Brill’s Companion to Valerius Flaccus, edited by Mark Heerink and Gesine Manuwald, Brill Academic Publishers, 2014, pp.255-6.
  20. ^ The Museum of Witchcraft, 1583 – Charm: Talisman
  21. ^ Ad esempio in Festo (202 L): «quod ipse agrorum cultor habetur, nominatus a satu, tenensque falcem effingitur, quae est insigne agricolae».
  22. ^ Silvana Maria Zanella e L. P. Bellozzi, Enigma. La preghiera al Padre fra retorica e cosmologia, Excelsior edizioni 2010.
  23. ^ «a patre dicta meo quondam Saturnia Roma est» Ovidio, Fasti, VI, 31; «Saturnia Italia et mons qui nunc est Capitolium, Saturnus appellabatur», Festo l.c.; «Salve, magna parens frugum, Saturnia tellus, magna virum», Virgilio, Georgiche II, 173.
  24. ^ L'ipotesi è stata avanzata da Jérôme Carcopino, cfr. F. P. Maulucci Vivolo, op. cit.
  25. ^ Andrea Brugnoli e Francesco Cortellazzo, L’epigrafe del Sator a San Michele di ArcéURL consultato il 23 maggio 2017.
  26. ^ Perché Sator, su satorgroup.itURL consultato il 23 maggio 2017.
  27. ^ Salta a:a b QUADRATO SATOR ROTAS, su enigma-sator-rotas.itURL consultato il 23 maggio 2017.
  28. ^ Citato in Rino Cammilleri, Il quadrato magico, p. 21
  29. ^ Salta a:a b Rino Cammilleri, Il Quadrato magico, pp. 16-17
  30. ^ Rono Cammilleri, Il quadrato magico, p. 18
  31. ^ Mykael G, Sul quadrato magico del "Sator", su ilmessaggioritrovato.itURL consultato il 23 maggio 2017.
  32. ^ L'enigmista italiano Stefano Bartezzaghi, nella rubrica Lessico e Nuvole per il quotidiano "La Repubblica", ha proposto i seguenti divertenti anagrammi: SOTTRAR ORO A PAPERONE: SAETTE / PORNOSTAR: PARTE OSEE A TEATRO / O PORTA ESTERA O PORTA ESTERNA / ATTOR ARRESO TENET SOAP OPERA
  33. ^ L'interpretazione s'incentra sulla frase Sator opera tenet, intendendo il resto come sua ripetizione letta al contrario; cfr. G. Gagov, op. cit.
  34. ^ Sull'utilizzo dei filatteri con finalità apotropaiche in epoca medievale, vedasi la voce "Filatteri", in Enciclopedia d'Arte Medievale, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, Milano, vol. VI, pp. 195-198. La tesi sul significato apotropaico del palindromo è sostenuta nel testo di Giovanna Bianchi sulla Pieve di San Giovanni a Campiglia Marittima, rinvenibile al sito http://www.bibar.unisi.it/testi/TESTIBDS/BDA08campiglia/II-24.pdf[collegamento interrotto]
  35. ^ F. Grosser, Ein neuer Vorschlag zur Deutung der Sator-Formel, Archiv für Religionwissenschaft, XXIV 1926, pp. 165-169.
  36. ^ Rino Cammilleri, Il quadrato magico, pp. 25-26
  37. ^ Tentativo di ricostruire musicalmente il quadrato Sator - cfr. Rino Cammilleri, Il quadrato magico, p. 27