domenica 9 agosto 2020

Covid e riflessioni

 Covid è arrivato e ha falciato troppe vite: chi innocente, chi eroe, chi colpevole.

Ora mi chiedo: ma se dobbiamo stare distanti, se dobbiamo isolarci e stare rinchiusi in casa, se tutte le dinamiche culturali e sociali sono avvilite, la scuola è distrutta, l'arte è distrutta, se non possiamo viaggiare, in realtà siamo già morti. E allora perché sono tutti così preoccupati di morire?


Io non ho paura. Se mi ammalerò pazienza, tanto a chiudermi in casa senza poter fare il mio vero lavoro, senza poter amare, guardando i miei figli senza né futuro né presente, sono già morta: esistere in quel modo non mi interessa. Forse interessa solo ai falliti. Tanto quelli non hanno mai capito il senso della vita, l'hanno confusa con una sopravvivenza a tutti i costi, privata del Senso.


 Mi interessa solo l'anima, e quella la voglio proprio salvare. Confido in un mondo migliore nell'aldilà. Ho la certezza dell'Oltre e ho nostalgia della Casa del Padre.

Ho fatto quel che ho potuto per realizzare un paradiso in terra, ci sarebbe voluto poco da parte di tutti. 

Ma tutti non è molti e nemmeno pochi.

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